mercoledì 31 luglio 2013

IL VENTRE DEL NORD

Una nebbiolina leggera sfuma i contorni delle cose, l'umidità appanna il casco dell' umano e il vetro della mia "carrozza", le risaie si susseguono una dopo l'altra.
Il delta del Mekong è vicino.
Mi piace l'odore del Napalm al mattino avrebbe detto il colonnello Kilgore di Apocalypse Now.
Ma non siamo in Vietnam, stiamo attraversando il ventre del Nord Italia, da Mantova a Cremona, da Pavia al Monferrato.
Viali ombreggiati da platani giganteschi, luoghi di Ippolito Nievo oltre all'amata Colloredo in Friuli  ("...il Friuli è un piccolo compendio dell'universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì"), luoghi del cammino di Sigerico e della via Francigena.
Ma  luoghi anche della morte portata dall'uomo sull'uomo, così quando entriamo a Casale Monferrato il biker si alza in piedi sulle pedane, alza il braccio sinistro al cielo e piangendo stringe il pugno, rabbioso omaggio alle migliaia di uomini e donne ammazzati dall'amianto dell'Eternit.
Caldo, afa, cilindri roventi, piccoli paesini ombreggiati, baristi cinesi che fanno un caffè ottimo,pensionati che chiacchierano all'ombra, un arabo che prega vicino ad una panchina in direzione de La Mecca.
All'imbrunire arriviamo a Lauriano, alla Casa del Cane Vagabondo. http://casadelcanevagabondo.it
Ci accolgono con calore e ci dissetano, soprattutto lui, il supremo sidecarista che mi faceva bere ogni mezzora dimenticandosi di bere lui stesso e che ora in preda alla disidratazione ha una faccia che sembra aver visto San Pietro con le chiavi del Paradiso.
Visitiamo il rifugio che è bellissimo.
Ci sono animali salvati dal macello o da situazioni di maltrattamento e sfruttamento.
Cani, asini, cavalli, pony, un maiale ( Piggy! Che fantasia!), galline e un po' di volontari.
La "dea ex machina" di tutto ciò é Patrizia, una vulcano nelle fattezze di una signora bionda.
E poi Jlenia, che ci ha invitato e che ci ospiterà nella sua casa in Valchiusella dove vive con il suo compagno Matteo, la figlia Leyla e con "i dodici" ovvero "i dannati della torbiera", cioè i suoi 12 cani 12.
Alla sera gran festa per raccogliere fondi per gli animali con noi come ospiti d'onore al Padiglione 14, un bellissimo luogo ricavato dai padiglioni dell'ex manicomio di Collegno ( quello dello smemorato ),dove si suona, si mangia vegano e si sta in ottima compagnia .
Domani visiteremo la nuova sede del rifugio a Barbania.

"Se si guarda negli occhi un cane tutti i sistemi filosofici del mondo crollano"
Luigi Pirandello








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